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Notiziario Ater Leggi il "Notiziario dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale". 
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utenza L’ATER Umbria svolge la propria attività rivolgendosi alla cittadinanza nel significato più ampio del termine, abbracciando non esclusivamente gli utenti o aspiranti beneficiari di Edilizia Residenziale Pubblica, ma una vasta gamma di soggetti che in questa sezione troveranno spazi ad essi riservati. Da Luglio 2013 è stato attivato il sottomenu "servizi-registrati". Registrandosi si avrà la possibilità di usufruire di tutti i servizi offerti dall’Azienda. È inoltre possibile scaricare la modulistica predisposta, avere informazioni sul calcolo dell’affitto degli alloggi e dei locali ad uso diverso, i diritti e i doveri dell’assegnatario e sulle modalità per la manutenzione degli alloggi. I cittadini che abbiano difficoltà a reperire nel mercato privato un bene primario quale è la casa possono visionare i bandi di assegnazione attivi e presentare domanda per accedere agli interventi di EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. 
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18.05.2013 /Alloggi a canone sociale Accesso agli alloggi Le assegnazioni di alloggi di Edilizia Residenziale Sociale ERS sono effettuate, ai sensi del comma 1 art.30 L.R. 15/12, dal Comune di residenza in base a graduatorie formate a seguito di bandi pubblici indetti, di norma biennalmente, entro il 30 settembre e sulla base delle condizioni soggettive ed oggettive di disagio. Dopo aver ricevuto il provvedimento di assegnazione emesso dall’Amministrazione comunale, l'ATER da seguito alla procedura per la consegna dell'alloggio. L’assegnatario viene convocato per la stipula del contratto e per la consegna delle chiavi, previo versamento del deposito cauzionale e delle spese contrattuali e di registrazione. La stessa legge regionale disciplina alcune tipiche evenienze che possono riguardare i nuclei familiari divenuti assegnatari di alloggi di ers: Ampliamento del nucleo familiare: Qualora intervengano variazioni nel proprio nucleo familiare, l’assegnatario è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’Azienda indicando le motivazioni di tale cambiamento; il relativo schema di richiesta è reperibile nella sezione "MODULISTICA" di questo sito. Occorre presentare autocertificazione attestante lo stato di famiglia del nucleo preesistente e di quello nuovo, nonché l’ammontare dei redditi di tutti i componenti il nucleo familiare, dichiarando contestualmente anche l’assenza di titoli di proprietà, uso o usufrutto su altri alloggi. Preso atto della nuova situazione anagrafica dell’assegnatario, l’ATER ne dà comunicazione all’interessato e provvede all’aggiornamento del canone di locazione in base alla capacità reddituale del nucleo variato. Ospitalità temporanea: L’ospitalità temporanea è ammessa per un periodo non superiore a due anni, prorogabile su istanza dell’assegnatario e previa autorizzazione dell’ATER ove sussistano esigenze di mutua solidarietà ed assistenza. Qualora l’assegnatario dovesse dare ospitalità temporanea a terze persone all’interno dell’alloggio assegnatogli, è tenuto a presentare espressa richiesta all’Azienda, indicando le motivazioni e la presumibile durata di tale ospitalità. Basta presentare la domanda attraverso l’apposito modulo predisposto dall’ATER, reperibile nella sezione "MODULISTICA" di questo sito; l’ospitalità ha la durata di due anni e può essere prorogata su istanza dell’assegnatario. L’autorizzazione ad ospitare viene rilasciata qualora sussistano esigenze di mutua solidarietà e di assistenza. L’ospite non acquista tuttavia alcun diritto al subentro nell’assegnazione in caso di decesso o trasferimento dell’assegnatario. Subentro nell’assegnazione: Il subentro nell’assegnazione è ammesso nelle ipotesi di decesso dell’assegnatario, separazione tra coniugi, scioglimento del matrimonio, trasferimento dell’assegnatario. La procedura inizia su istanza dell’interessato avente titolo al subentro. Presso gli Uffici dell’ATER è disponibile la modulistica per la presentazione della richiesta di subentro, reperibile anche nella sezione "MODULISTICA" di questo sito. Le informazioni, da rendere in forma di autocertificazione, indispensabili per l’istruttoria della pratica sono, in particolare, quelle reddituali e storico-anagrafiche, che consentono di verificare a che titolo e da quanto tempo l’interessato abita nell’alloggio assegnato, nonché l’attestazione dell’assenza in capo al subentrante di titoli di proprietà, uso o usufrutto su altri alloggi. Deposito cauzionale e sua restituzione: Colui che a suo tempo ha versato a favore dell'azienda il deposito cauzionale, per richiederne il rimborso, al verificarsi della condizione di restituzione, dovrà farne istanza scritta in carta semplice, indirizzandola all'ATER indicando, oltre alla specifica richiesta, le complete generalità, nonchè l'indirizzo e il codice fiscale/partita iva del richiedente. A questo proposito va precisato che tale deposito (cauzionale) rimarrà infruttifero e vincolato fino alla cessazione del contratto. La restituzione di cui sopra, completa o parziale, è subordinata al fatto che l'assegnatario consegni l'alloggio in buone condizioni di manutenzione. 
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18.05.2013 /Alloggi a canone sociale Uso degli alloggi Gli alloggi vengono concessi per l’uso esclusivo di abitazione dell'assegnatario e del nucleo familiare. E' pertanto vietata ogni diversa destinazione d’uso e qualunque forma di cessione o subaffitto, anche parziale. 
 Ogni aspetto del rapporto fra l’Azienda e gli utenti viene regolato, oltre che dalla disciplina generale prevista dal codice civile in materia di locazione, dal contratto, dal regolamento dei rapporti con l’utenza adottato dall’A.T.E.R. e dalle norme regionali vigenti in materia di edilizia residenziale sociale.
 La locazione ha inizio dalla data di consegna delle chiavi e ha esecuzione secondo quanto previsto dalle normative vigenti, salvo rinuncia da parte dell’assegnatario, e salvo che si verifichino le ipotesi di revoca, decadenza, o annullamento e inadempimento previste dagli artt. 38, 39 della L.R. n.23/03 e successive modificazioni e integrazioni.
 Ogni utente ha l’obbligo di usare l’alloggio da buon padre di famiglia e senza recare molestia agli altri assegnatari.
 L'utente ha anche l’ obbliga ad assumere a proprio caricò le riparazioni di piccola manutenzione previste dall’'art.1576 del Codice Civile e che sono meglio indicate nella sezione “MANUTENZIONE” di questo sito.
 L’utente non può effettuare nell’alloggio opere e modificazioni soggette a concessioni o ad autorizzazione edilizia, e deve pertanto consentire eventuali visite ispettive di funzionari incaricati dall’Azienda per accertare lo stato di buona conservazione dei locali e l'osservanza di ogni obbligo contrattuale.
 Inoltre, l’utente non può opporsi all' esecuzione, nell'alloggio o nei locali comuni, di lavori di riparazione, rifacimento, miglioramenti, ristrutturazioni od innovazioni ritenuti necessari dall'Azienda.
 Mobilità
 L'Azienda collabora con i Comuni al fine di dare una soluzione organica, concreta e positiva alle domande di cambio di alloggio che siano motivate da problemi di salute, di lavoro e di famiglia.
 La domanda di cambio alloggio va inoltrata al Comune di residenza.
 Dopo l’autorizzazione al cambio, i lavori di ripulitura e quant'altro necessario per la manutenzione ordinaria del nuovo alloggio assegnato è a carico dell’utente, fatti salvi casi di situazione economica disagiata del nucleo familiare, individuati secondo criteri fissati dall’Azienda d’intesa con i comuni e con le organizzazioni sindacali degli assegnatari.
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18.05.2013 /Alloggi a canone sociale Canone Il canone di locazione degli alloggi di cui all'articolo 27, comma 1 della L.R. 15/12 è diretto a compensare i costi di gestione del patrimonio, compresi gli oneri fiscali, a garantire la manutenzione programmata e l'adeguamento tecnologico del patrimonio gestito, al fine di mantenere costante nel tempo la qualità edilizia e la fruibilità degli edifici, nonché a contribuire, per la parte eccedente, allo sviluppo di politiche abitative mediante il cofinanziamento del fondo regionale di cui all'articolo 4. Il canone di locazione è calcolato annualmente dall’ATER sulla base di elementi oggettivi (caratteristiche dell'alloggio) e soggettivi(capacità economica del nucleo dell'assegnatario). Alla determinazione del canone di locazione concorrono quindi la superficie convenzionale, la categoria catastale, la classe demografica del Comune, ubicazione, livello di piano, vetustà, stato di conservazione. Per caratteristiche soggettive, invece, si intendono quelle relative alla composizione del nucleo familiare (numero dei componenti, numero di figli minori o a carico, presenza di un familiare affetto da menomazioni di qualsiasi genere che comportino una diminuzione permanente della capacità lavorativa superiore ai 2/3) ed al reddito complessivo da esso prodotto (che può derivare da lavoro dipendente, pensione, trattamento di cassa integrazione, indennità di mobilità o disoccupazione, sussidi assistenziali, assegni di mantenimento del coniuge separato o divorziato, lavoro autonomo o altri redditi non compresi in elenco). Il pagamento del canone può avvenire mediante accredito su conto corrente, pagamento con delegazione (nessun costo aggiuntivo) o mediante pagamento di bollettini postali (in questo caso l'importo è maggiorato delle spese di spedizione). I bollettini di pagamento emessi dall’ATER vengono spediti mensilmente all’indirizzo dell’utente. L'utente deve pagare l'intero canone comunicato dall'ATER utilizzando esclusivamente il bollettino di c/c prestampato (l'utilizzo di moduli difformi da quelli inviati dall'ATER non garantisce l'accredito degli importi versati sulla posizione contabile del singolo utente) entro la scadenza indicata. Il mancato rispetto del termine di pagamento comporta l'addebito dell'indennità di ritardato pagamento. Aggiornamento del canone: rilevazione periodica dei redditi del nucleo familiare:L’Ente, ogni anno, richiede agli assegnatari la dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto notorio da compilarsi nei modi indicati dall’Azienda. Nell’attestazione devono essere indicati i redditi di tutti i componenti il nucleo familiare e/o conviventi, ad eccezione degli "ospiti"; anche la posizione di coloro che non percepiscono reddito o sono studenti, deve essere debitamente certificata. L’assegnatario è tenuto a comunicare tempestivamente qualunque variazione anagrafica avvenuta nei proprio nucleo. Il nuovo canone avrà decorrenza dal gennaio dell’anno successivo a quello della richiesta dei documenti. Gli assegnatari riceveranno una busta contenente le istruzioni per compilare correttamente il modulo predisposto dall’Ente, contenente la composizione del nucleo familiare, eventuali variazioni della stessa ed il reddito di ciascun componente. Tale modello dovrà pervenire all’ATER entro il termine stabilito. Dal mese di settembre 2013 è inoltre possibile comunicare i dati anagrafici e reddituali utilizzando la piattaforma "DOMUSWEB", cui è possibile accedere cliccando il banner posto nella homepage di questo sito, seguendo le istruzioni che saranno fornite per la registrazione e la compilazione del modello on-line. E’ inoltre possibile incaricare uno dei C.A.F. convenzionati dell’inoltro dei propri dati in via telematica. Revisione del canone: Qualora il reddito del nucleo familiare abbia subito una diminuzione, l’assegnatario può presentare, nel corso dell’anno successivo a quello in cui la diminuzione si è verificata, domanda di revisione del canone compilando l’apposito modello reperibile presso gli Uffici dell’ATER o nella sezione "MODULISTICA" di questo l sito. Una volta esaminata la richiesta, l’Azienda aggiorna la situazione anagrafica a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e ricalcola il canone sulla base della nuova situazione reddituale del nucleo familiare, dopo di che provvederà ad adeguare il canone e ad inviare i bollettini aggiornati per i nuovi pagamenti. Morosità: Sono considerati morosi gli assegnatari che si rendono inadempienti nel pagamento del canone di locazione o delle quote di gestione dei servizi. La procedura inizia d’ufficio a seguito della rilevazione del mancato pagamento del canone mensile; l’Azienda comunica all’inquilino l’omissione del versamento concedendo la possibilità di rateizzazione del debito. Qualora la morosità non sia sanata nei termini assegnati si procede ad azione legale di recupero del credito sino all’esecuzione dello sfratto. Costituisce inadempimento sanzionabile, nei modi sopra indicati, anche il pagamento parziale del canone e/o delle quote accessorie. L’Azienda è tenuta a perseguire la morosità rivolgendosi a tutti i componenti del nucleo familiare, i quali sono obbligati in solido con l’assegnatario ai fini di quanto dovuto all’Ente Gestore per la conduzione dell’alloggio assegnato. Tuttavia non sempre la morosità è causa di decadenza dell’assegnazione. Infatti in caso di disoccupazione o grave malattia o indigenza che hanno comportato l’impossibilità accertata di effettuare il pagamento da parte di chi è tenuto a provvedervi, non viene attivata la procedura di risoluzione del contratto , purchè il Comune territorialmente competente sia disponibile, su richiesta dell’A.T.E.R., ad attuare provvedimenti assistenziali. Accedendo all’apposita sezione di questo sito denominata "DOMUSWEB", l’utente potrà visualizzare l’estratto conto aggiornato che documenta i pagamenti fatti, consultare il prospetto che riepiloga i criteri ed i valori con cui il canone di locazione mensile è stato determinato, verificare i dati anagrafici e reddituali del proprio nucleo familiare. Rimborso delle somme versate e non dovute: L’utente che per una qualsiasi ragione avesse versato erroneamente importi superiori a quelli dovuti, può riceverne la restituzione con le modalità e i tempi sotto indicati per i rimborsi dei depositi cauzionali o tramite adeguate detrazioni dai canoni di locazione, allegando alla richiesta copia della ricevuta del versamento eseguito. 
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18.05.2013 /Alloggi a canone sociale Alloggi canone sociale Il D.M. infrastrutture 22.04.2008 definisce "alloggio sociale" l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato. L'alloggio sociale si configura come elemento essenziale del sistema di edilizia residenziale costituito dall'insieme dei servizi abitativi finalizzati al soddisfacimento delle esigenze primarie. Gli alloggi a canone sociale (c.d. edilizia sovvenzionata) sono destinati ad ampliare l'offerta di abitazioni in affitto per medio/lungo periodo e a canoni adeguati alla capacità economica dei nuclei familiari più svantaggiati. Il canone di locazione dell'alloggio sociale è definito dalle Regioni, in concertazione con gli enti locali, in relazione alle diverse capacità economiche degli aventi diritto, alla composizione del nucleo familiare e alle caratteristiche dell’alloggio. L’ammontare dei canoni di affitto percepiti dagli operatori deve comunque coprire i costi fiscali di gestione e di manutenzione ordinaria del patrimonio. L'alloggio sociale, in quanto servizio di interesse economico generale, costituisce standard urbanistico aggiuntivo da assicurare mediante cessione gratuita di aree o di alloggi, sulla base e con le modalità stabilite dalle leggi regionali. 
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18.05.2013 /Alloggi a canone sociale Uscita dagli alloggi Può avvenire per: - decadenza dei diritti di assegnazione - rilascio volontario dell'alloggio La decadenza dall'assegnazione è disposta dal Comune, anche su richiesta dell'ATER regionale, nei casi in cui l'assegnatario: a) abbia abbandonato l'alloggio, senza gravi motivi, per un periodo di tempo superiore a tre mesi, ovvero abbia sublocato, in tutto o in parte, l'alloggio o ne abbia mutato la destinazione d'uso; b) abbia adibito l'alloggio a scopi illeciti o immorali; c) abbia causato gravi danni all'alloggio o alle parti comuni dell'edificio, fermo restando l'obbligo di risarcimento dei danni e il rimborso delle spese per il ripristino; d) abbia perduto i requisiti prescritti per l'assegnazione; e) abbia percepito un reddito superiore al limite per la permanenza negli alloggi di ERS pubblica stabilito dalle norme regolamentari per due anni consecutivi; f) non abbia prodotto anche per un anno solamente la documentazione richiesta per l'accertamento della situazione economica del nucleo familiare e degli altri requisiti per la permanenza; g) abbia eseguito opere sulle parti comuni del fabbricato in cui è situato l'alloggio assegnato, o nell'area di pertinenza del fabbricato predetto senza il prescritto titolo abitativo. È fatta salva l'eventuale sanatoria nei termini di legge e la rimozione dell'abuso entro il termine disposto dal Comune. Il caso di rilascio volontario dell’alloggio l’assegnatario inoltra all’Azienda la disdetta del contratto da effettuarsi almeno 30 giorni prima della data di effettiva riconsegna. Una volta ricevuto l’avviso di disdetta, l’Azienda comunica all’assegnatario le modalità per il rilascio dell’alloggio e, successivamente, provvede a contattarlo direttamente per concordare la data esatta del rilascio. Il pagamento del canone di locazione andrà effettuato fino alla data della effettiva riconsegna dell’alloggio. 
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18.05.2013 /Alloggi a canone concordato Uso degli alloggi Gli alloggi vengono concessi per l’uso esclusivo di abitazione del conduttore e del nucleo familiare. E' pertanto vietata ogni diversa destinazione d’uso e qualunque forma di cessione o subaffitto, anche parziale. 
 Ogni aspetto del rapporto fra l’Azienda e gli utenti viene regolato, oltre che dalla disciplina generale prevista dal codice civile in materia di locazione, dal contratto e dal regolamento dei rapporti con l’utenza adottato dall’A.T.E.R.. In ogni caso, è vietato al conduttore di compiere atti, e tenere comportamenti, che possano recare molestia agli altri abitanti dello stabile.
 La locazione ha inizio dalla data di consegna delle chiavi. Il conduttore deve utilizzare l’alloggio con la diligenza del buon padre di famiglia, non può apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione all’immobile, alla sua destinazione e agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto dell’Azienda.
 Il conduttore deve pertanto consentire l’accesso all’alloggio a incaricati dell’A.T.E.R. sia per consentire la verifica delle riparazioni necessarie, sia per l’esecuzione dei lavori di riparazione, sia per altro giustificato motivo.
 Il conduttore è tenuto ad effettuare a proprio carico, oltre le riparazioni di cui all’art. 1609 C.C., e quelle conseguenti a danni provocati da sua colpa nell’uso dell’immobile, le riparazioni relative agli impianti igienico sanitario, idrico elettrico, del gas o del riscaldamento di pertinenza esclusiva dell’alloggio.
 Inoltre, il conduttore non può opporsi all'esecuzione, nell'alloggio o nei locali comuni, di lavori di riparazione, rifacimento, miglioramenti, ristrutturazioni od innovazioni ritenuti necessari dall'Azienda, ed è tenuto ad effettuare il rimborso, in quota-parte millesimale, delle spese sostenute dall’Azienda o dalla gestione condominiale del fabbricato.
 Infine, il conduttore deve riconsegnare l’alloggio nelle stesse condizioni in cui l’ha ricevuto, salvo il normale deperimento d’uso, pena il risarcimento del danno.

 
 